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John Titor, il crononauta
a cura di Alberto Rossignoli
Forum del sito www.timetravelinstitute.com
Il 2 novembre del 2000 appare un messaggio di un utente, il quale si firma "Timetravel_0" , che scrive:"Salve. Sono un viaggiatore del tempo. Provengo dall'anno 2036. Sto tornando a casa dopo aver recuperato un computer Ibm 5100 dall'anno 1975".
Inizialmente, come del resto è comprensibile, nessuno gli ha creduto.
Tuttavia Titor, che nel frattempo aveva rivelato il suo vero nome, fornì nuovi particolari in merito alla sua storia; ciò stimolò gli utenti a rivolgergli domande precise, provocatorie, incalzanti, indagatrici.
E lui fornì risposte precise…
Ma chi è John Titor?
Nato a Tampa, in Florida, nel 1998, è un soldato dell'esercito degli Stati Uniti che nell'anno 2036 sarà inviato indietro nel tempo dal governo americano allo scopo di recuperare un computer portatile di un modello attualmente non più in uso (Ibm 5100) il quale aveva la peculiarità di poter tradurre fra loro i linguaggi Unix dei computer, Apl e Basic, e avrebbe così consentito agli uomini del 2038 di poter risolvere un bug dei sistemi informatici basati sul linguaggio Unix.
Ma come mai Titor si sarebbe ripresentato anche nell'anno 2000?
Con ogni probabilità per assistere al famoso Millennium bug previsto per il 2000.
Tuttavia sorge una questione: per potere rimanere in quell'anno, Titor avrebbe scelto di soggiornare presso la casa dei suoi genitori,a diretto contatto con se stesso all'età di due anni!
Ora, teoricamente, all'interno della tematica relativa ai viaggi nello spazio-tempo, è altamente pericoloso venire a contatto con i proprio parenti prossimi o addirittura con se stessi in un'altra epoca…perché mai?
Semplicemente perché esiste il reale pericolo di interagire in maniera deleteria con le loro vite in primis e, in secundis, vi sarebbero certamente ripercussioni nel futuro.
Non secondo John Titor.
Egli asserisce infatti che, compiendo un viaggio a ritroso nel tempo, non si percorre perfettamente all'indietro la linea temporale, come si potrebbe pensare: è inevitabile, infatti, lo sconfinamento in un'altra linea spazio-temporale, fermo restando la direzione "all'indietro" .
In pratica si sconfina inevitabilmente in un universo parallelo, tanto più simile a quello di partenza quanto minore è l'entità del viaggio.
In conseguenza di ciò, John Titor sarebbe giunto in una "linea di universo" , utilizzando un' espressione di Einstein, la quale sta a significare l'insieme degli eventi riguardanti ogni essere che vive nello spazio-tempo, non sua, in cui potrebbe in linea teorica fare ciò che vuole: infatti le ripercussioni si avrebbero in quella linea spazio-temporale e non in quella da cui egli proviene,sempre in accordo con la sua teoria.
Ai fini della storia in questione, quale è la conseguenza più immediata?
Che il nostro crononauta risulta inattaccabile in caso di discrepanze tra le sue previsioni e il futuro (il nostro futuro, naturalmente).
Focalizziamoci ora sui racconti di Titor relativi al nostro futuro.
Il 12 marzo 2015 scoppierà la terza guerra mondiale e sarà combattuta con armi nucleari.
Le esplosioni atomiche oscureranno il Sole, contamineranno le riserve idriche, raderanno al suolo molte metropoli e uccideranno circa tre miliardi di persone; i sopravvissuti saranno costretti a rifugiarsi nelle campagne.
Scomparirà la società consumistica e i superstiti dovranno procacciarsi il cibo lavorando collettivamente i pochi terreni rimasti incontaminati dalle radiazioni; la speranza di vita scenderà a 60 anni.
Il trasporto si baserà su cavalli e biciclette, benché autostrade, automobili e treni non scompaiano del tutto.
Curiosamente, Internet diverrà l'unico mezzo di comunicazione.
Ma scendiamo più nei dettagli.
Quale sarà la causa scatenante del terzo conflitto mondiale?
A causa di una guerra civile esplosa negli States nel 2004, provocata da un incremento del controllo statale sui cittadini, trasformando gli Usa in uno stato di polizia o, se si preferisce, in una dittatura (ciò non sembra molto diverso da come è l'America oggi, a mio modesto parere…comunque avrò modo di sviluppare la questione).
Dal canto suo, la Federazione Russa, approfittando della crisi, lancerà delle testate nucleari contro l'America, la quale reagirà.
Due cose sono da rilevare, all'interno del racconto di Titor: anzitutto egli previde esattamente la guerra in Iraq e il mancato ritrovamento delle armi di distruzione di massa e, seconda cosa, mise in guardia l'umanità dal morbo della "mucca pazza"…
Ad ogni modo, il sedicente crononauta è sparito dalla circolazione nel 2001.
Non c'è bisogno di dire che il dibattito circa l'autenticità di quanto narrato da John Titor (nonché circa la sua reale esistenza) è attualmente in corso.
Ritengo comunque doveroso citare, nelle righe che seguono e concludono il mio intervento, l'analisi condotta da Paolo Attivissimo (noto giornalista informatico e abile "cacciatore di bufale", degno di rispetto in considerazione dell'utile attività da lui svolta assiduamente e con competenza): (fonte http://attivissimo.blogspot.com/2007/01/il-caso-john-titor.html)
"L'analisi dei messaggi di Titor (ottimi punti di partenza sono Time Travel Portal e Above Top Secret) produce risultati ambigui. Le immagini della sua "macchina del tempo" sono pessime e il "manuale" sembra veramente dilettantesco (specialmente se si considera che è stampato nel 2030 e passa), eppure Titor ha dimostrato una notevole padronanza della terminologia della fisica avanzata e dell'informatica.
Titor ha previsto erroneamente che vi sarebbe stata una guerra civile in USA dal 2004 al 2015 e che l'edizione finale delle Olimpiadi sarebbe stata nel 2004 (mentre le Olimpiadi Invernali del 2006 si sono tenute); ma si è coperto le spalle "spiegando" che esistono molti mondi paralleli al nostro e che in ciascuno di questi mondi gli eventi sono leggermente differenti; lui proverrebbe in realtà da uno di questi mondi e avrebbe raccontato la cronologia di quel mondo, che può essere divergente rispetto alla nostra. Le previsioni di Titor sono piuttosto catastrofiche, come si conviene al buon profeta: la Terza Guerra Mondiale fa 3 miliardi di morti nel 2015, la Russia bombarda le città americane, europee e cinesi, e la Microsoft non esiste più (non tutto il male vien per nuocere, insomma).
Un aspetto interessante della sua storia è appunto la questione dell'IBM 5100: infatti le funzioni non documentate descritte da John Titor esistono realmente ed erano effettivamente segrete all'epoca della commercializzazione di questo modello di computer. Ne parla un articolo del Rochester Magazine di agosto 2004, che intervista Bob Dubke, uno dei tecnici che progettò l'IBM 5100 e ne realizzò specificamente l'interfaccia fra il suo codice assembly e l'emulatore 360 inglobato nel sistema. IBM tenne segreta quest'emulazione perché temeva che la concorrenza ne approfittasse, dato che permetteva ai programmatori di accedere alle funzioni dei mastodontici computer IBM degli anni Sessanta.
Secondo l'articolo, Dubke non aveva mai sentito della storia di Titor: quando gli fu raccontata, la sua prima reazione fu chiedersi quale membro del suo gruppo di sviluppo all'IBM poteva avere il senso dell'umorismo necessario per architettare un putiferio mediatico del genere. Gli venne anche in mente un possibile candidato, ma analizzando i messaggi di Titor osservò che erano "troppo semplici" per essere il parto di un suo collega, che fra l'altro non avrebbe mai usato l'espressione "legacy code" usata da Titor. La congettura di Dubke è che la "conoscenza segreta" di John Titor derivi da informazioni reperite frugando in Internet.
Tracce di speculazione
Un paio di indizi puntano a un piano di sfruttamento commerciale della vicenda Titor. Certo questo di per sé non significa che la storia di Titor debba essere falsa, ma quando ci si mette di mezzo il vil denaro, le bugie nascono e crescono più rigogliose. Semmai, la storia è con tutta probabilità una bella bufala perché sarebbe stato facilissimo per Titor autenticarla, per esempio lasciando nel nostro tempo un oggetto fabbricato con la tecnologia del 2030. In questo modo, anche se le sue previsioni fossero risultate sballate a causa delle linee temporali divergenti, avremmo comunque avuto sempre un oggetto verificabile e studiabile.
Il primo indizio è che il libro scritto nel 2003 dalla "mamma" di John Titor, John Titor - A Time Traveler's Tale, è pubblicato da Instantpublisher.com, sito di una mini-casa editrice del Tennessee specializzata in vanity edition: le edizioni che l'autore paga per farsi pubblicare. Il sito è registrato a nome della Fundcraft Publishing, Inc., specializzata in libri di cucina. Può darsi, come ipotizza un commento su Amazon.com, che si tratti di un tentativo dell'editore di diversificarsi e risollevare le proprie fortune, visto che il mercato dei libri di cucina è piuttosto inflazionato e c'è la concorrenza delle ricette scaricabili da Internet. Quello che è certo è che il libro non è garantito da una casa editrice di spicco, che avrebbe dovuto intrattenere rapporti con la "mamma" e decidere se presentare la storia come fiction o come realtà, pena conseguenze legali e d'immagine molto serie.
Il secondo indizio è l'assidua presenza di un avvocato, Larry Haber, in vari aspetti della vicenda. Come spiegato su ConspiracyCafe.net, Haber, intervistato nel programma radio Coast to Coast del 14 febbraio 2006, è un avvocato "specializzato negli aspetti legali dell'entertainment". Non ha mai incontrato nessuna delle persone coinvolte nella storia (ha soltanto parlato con "mamma Titor" per telefono), ma ha dichiarato di aver curato le questioni di diritto d'autore per la pubblicazione del libro citato prima.
Il nome di Haber salta fuori anche in relazione a un possibile film sulla vicenda Titor (Haber ne ha inviato alcune immagini a Time Travel Portal) e a un documentario, Obsessed and Scientific, in vendita su Johntitorweb.com, dove è reclamizzato anche un fumetto. E' anche un produzione un altro "documentario" sul tema, intitolato Timetravel_0."
Senza dubbio l'equilibrata analisi di Attivissimo risulta essere un ottimo spunto di riflessione sull'intera faccenda, che potrebbe benissimo essere un falso,una frode, un inganno.
Del resto chi si occupa del paranormale deve essere sempre all'erta e, anzi, dovrebbe agire con una punta di scetticismo al fine di smascherare eventuali imbrogli.
Solo dopo essersi accertato della veridicità del fenomeno in questione, può prendere in considerazione l'ipotesi paranormale.
Fonti:
rivista "Focus", n. 167, settembre 2006 ( Jacopo Prisco, "Quest'uomo è venuto dal futuro")
http://johntitor.altervista.org/home.htm
http://attivissimo.blogspot.com/2007/01/il-caso-john-titor.html
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