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a cura di Alberto Rossignoli
Già, come ho constatato, è stato dedicato un buon articolo che riassume il fenomeno fantasmatico e distingue le diverse tipologie nelle quali detto evento può presentarsi e già ho visto che se ne parla nel forum.
In particolar modo ho letto l'intervento di P.P. (global moderator del forum del sito) nel topic "fantasmi di persone vive" ,il quale citando Green scrive: "Andrew Green e' della scuola Psichista ( nella Parapsicologia ) : lui adduce ogni manifestazione al solo intervento della psiche dei viventi incarnati" .
Ciò mi ha dunque spinto alla stesura del presente articolo (che già avevo in cantiere) allo scopo di approfondire la questione. Vorrei focalizzare l'attenzione dei lettori su quanto viene detto dal noto parapsicologo inglese Andrew Green nel terzo capitolo del testo "Presenze invisibili. Poltergeist, psicocinesi, telepatia, chiaroveggenza…", ivi,infatti, espone la sua teoria. Egli, al fine di fornire una possibile ipotesi circa l'origine e lo sviluppo del fenomeno delle infestazioni in particolare, ma che è possibile estendere un po' a tutta la casistica concernente il "fantasma", chiarisce preliminarmente che :"La causa di apparizioni, o infestazioni, che si ripetono sembra essere la stessa, ed è anche alla radice di tutti gli altri fenomeni simili: cioè qualcuno che, in un determinato momento, ha creato un'intensa immagine mentale di sé o del suo animale prediletto, in una particolare situazione e in un posto ben preciso.
Quest'immagine viene creata dalla mente e dal cervello, come accade nei sogni, e viene trasmessa inconsciamente".
Ora,sappiamo che è possibile,mediante un elettroencefalogramma, procedere ad un'accurata misurazione delle onde cerebrali del soggetto; si è rilevato che,quando l'individuo si trova in fase REM (in pratica sta sognando), le onde cerebrali sono molto intense,ancor più di quando ci si trova nello stato di veglia. Nei momenti di grande tensione psichico-emotiva, le onde raggiungono livelli estremamente elevati e si ritiene che, quando raggiungono un determinato picco, venga trasmessa un'immagine telepatica…dunque un soggetto particolarmente ricettivo che si trovi nel luogo di trasmissione, riuscirà a captare detta immagine,la quale può persistere nella trama spazio-temporale anche per anni.
Ma resta comunque chiaro e assodato che, perché si verifichi effettivamente ed empiricamente il fenomeno apparizionale è necessaria la presenza di una mente percipiente,senza la quale il tutto non può prodursi.
Nella retina di un occhio umano vi sono circa 100 milioni di cellule fotosensibili e in grado di trasmettere un'immagine, anche se sono connesse all'encefalo solo da 1 milione circa di fibre nervose; e non è necessario che vengano stimolate tutte perché detta immagine sia trasmessa.
Come si sa, la sensibilità dell'occhio è ridotta durante la notte, poiché sono attivi soltanto i bastoncelli, che non registrano i colori.
E quando è il cervello a trasmettere un'immagine all'occhio?
La memoria funziona come una sorta di circuito chiuso.
Un impulso elettrico viaggia da un neurone ad un altro per mezzo della sinapsi, e questo processo è alimentato dall'interazione sodio-potassio.
Un piccolo impulso elettrico trasmesso al tessuto nervoso dell'encefalo,ove sono localizzati i centri della vista e dell'udito, può indurre il soggetto a vedere lampi di luce o sentire particolari suoni; allo stesso modo è possibile indurre in lui svariati stati d'animo, anche se spesso riferisce di aver sentito come un'"intima costrizione" più che un impulso elettrico vero e proprio.
Dove vuole arrivare Green?
Al fatto che è possibile che una stimolazione elettrica di un'area ricettiva della mente può indurre stati allucinatori e l'atmosfera è satura di onde elettromagnetiche.
Naturalmente è possibile trasmettere immagini non solo umane, bensì anche di animali e oggetti.
La questione relativa alla riduzione della temperatura (il cosiddetto "punto freddo" ) può essere spiegata, secondo il parapsicologo inglese, ipotizzando che due onde telepatiche, entrando in contatto tra esse, producano una variazione della temperatura previa assorbimento di energia sotto forma di calore per produrre l'immagine.
Connesso a questo è la questione relativa alla lunga durata di un buon numero di infestazioni: sembra che, perché un'immagine mentale possa essere vista per un esteso arco di tempo, sia necessario che si ricarichi assorbendo l'energia prodotta dal calore atmosferico e dal soggetto percipiente: se ciò non accade, l'infestazione progressivamente decade sino a non manifestarsi più.
Altri fenomeni, come ,ad esempio, porte che si aprono da sole e apparizioni viste in uno specchio, fanno parte delle allucinazioni telepatiche: infatti le porte non si aprono realmente e il fantasma non viene riflesso come fosse una presenza fisica e tangibile.
Se mi è consentito esprimere il mio punto di vista, detta teoria sembra essere assai valida per spiegare le apparizioni fantasmatiche e,in particolar modo, le infestazioni e risulta essere,in certo qual modo, una sorta di ponte tra la scienza ufficiale e gli studi paranormali, una strada, a mio avviso, assolutamente opportuna.
Fonti:
- Andrew Green, "Presenze invisibili. Poltergeist,psicocinesi,telepatia, chiaroveggenza…", edizioni Piemme pocket (cap. 3).
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