OOPARTS
Il geode di Coso
Il 13 febbraio 1961 durante una spedizione sulle montagne di Coso, California (Usa), alla ricerca di geodi ne fu ritrovato uno ricoperto da frammenti di conchiglie fossili, all’interno del quale Mike Miksell (uno dei membri del gruppo) notò uno strano oggetto: un filo centrale dal diametro di 2 mm, circondato da una sezione circolare di 18 mm di un materiale simile alla ceramica, circondato a sua volta da un altro materiale simile al rame. Come rilevato dallo stesso Ron Willis (altro membro della spedizione) l’oggetto in questione è molto simile a una candela d’accensione! La datazione rimane comunque incerta e non è stato possibile verificare se si tratta di un oggetto di qualche centinaio di anni o di 500.000 anni come affermato da alcuni geologi.
Un jet dal Sud America
Il governo della Colombia, nel 1954, mandò parte della sua collezione di antichi oggetti d’oro in un tour negli Stati Uniti. Fra i monili, un pendente dorato che riproduceva un modello di velivolo ad alta velocità databile ad almeno 1000 anni fa, identificabile come parte della cultura pre-lnca Sinu.
La conclusione degli studiosi è che non rappresenti alcun animale, in quanto le ali sono molto rigide e a delta. Il timone è di forma triangolare, a superficie piatta e rigidamente perpendicolare alle ali. A rendere più fitto il mistero, sulla parte laterale sinistra del timone appare un’insegna, esattamente dove si pone nei velivoli odierni. L’insegna è ancora più fuori posto di tutto l’oggetto in quanto si tratterebbe della lettera aramaica Beth o B.
Questo starebbe ad indicare che l’oggetto non è originario della Colombia, ma antecedente, appartenente a una qualche popolazione del Medio Oriente che conosceva il segreto del volo.
UN PROIETTILE CONTRO l’uomo di Neanderthal?
Nel museo di Storia Naturale di Londra si trova un teschio datato circa 38.000 anni fa, periodo Paleolitico, rinvenuto in Zambia nel 1921. Sulla parete sinistra del teschio c’è un foro perfettamente rotondo. Stranamente non ci sono linee radiali attorno al foro o altri segni che indichino sia stato prodotto da un’arma, una freccia o una lancia.
Nella parete opposta al foro, il teschio è spaccato e la ricostruzione dei frammenti mostra che il reperto è stato rotto dall’interno verso l’esterno, come si fosse trattato di un colpo di fucile. Esperti forensi dichiarano che non può essere stato nulla di diverso da un colpo esploso ad alta velocità con l’intenzione di uccidere.
Chi possedeva un fucile 38.000 anni fa? Certamente non l’uomo delle caverne, ma forse una razza più avanzata e civilizzata.
Nel Museo di Paleontologia di Mosca, inoltre, è presente un altro reperto simile, il cranio di un bisonte, rinvenuto a Yakuzia (Siberia) e vissuto dai 30.000 ai 70.000 anni fa, sulla cui fronte è presente un buco circolare.
Un altro caso simile viene citato dal giornalista Victor Louis dalla Russia, il quale riferisce che nel Museo di Paleontologia di Mosca si trova un cranio perfettamente conservato di un bisonte dalle lunghe corna rinvenuto nella Yakuzia (Siberia orientale). Secondo i paleontologi tale specie sarebbe vissuta dai 30.000 ai 70.000 anni fa. Al centro della sua fronte è visibile un foro rotondo che, secondo alcuni studiosi, potrebbe essere stato causato da una pallottola!
misteriosi Manufatti di milioni di anni fa
Negli ultimi 30 anni i minatori della miniera d’argento di Wonderstone, in Sud Africa, hanno estratto dalla roccia diverse strane sfere di metallo, fino ad ora circa 200, che sono state analizzate all’Università di Witwaterstand, Johannesburg, da eminenti professori di geologia.
Le sfere metalliche somigliano a globi appiattiti di circa sette centimetri di diametro, di colore blu acciaio con riflessi rossastri e all’interno del metallo piccoli puntini di fibre bianche. Sono fatte di una lega di nichel e acciaio, che in natura non si trova, e la composizione principale è di origine meteorica. Ciò che rende la cosa ancora più misteriosa è che gli strati geologici dai quali sono state estratte le pietre risalgono ad almeno tre miliardi di anni fa. Aggiungendo mistero al mistero, Roelf Marx, responsabile del museo presso il quale sono custodite le pietre, dice che periodicamente esse roteano sul loro asse da sole.
UNA COLLEZIONE DI OOPART IN AMERICA E STRANE SIMILITUDINI
Nel Museo di Storia della Tecnologia della Smithsonian Institution di Washington è custodita la più grande collezione di Oopart esistente al mondo; tra le altre cose sono degne di nota: una pinza al contrario che quando si abbassa la leva le due tenaglie anziché stringersi si allargano; un ordigno composto da una serie di piccole sfere di vetro che ruotano attorno ad un’asse posta sopra uno specchio; una strana “forchetta” in ferro in uso nelle navi circa duecento anni fa.
Ma esistono anche oggetti molto più sconcertanti per la loro attualità come un incensiere di ceramica, scoperto a sei metri di profondità nella Piramide di Tlateloco in Messico, che ricorda molto da vicino un reattore nucleare; oppure una lente di cristallo molata a mano rinvenuta in una tomba ad Heleuan, in Egitto; e lo stesso anello della Dea Cupra che serviva per aprire un varco per scendere sulla Terra che ritroviamo anche nelle raffigurazioni del Dio Persiano Ahura Mazda, in una delle porte del Tripylon a Persepoli; quale misterioso legame univa due civiltà e due divinità così lontane tra loro e come poteva questo strano oggetto essere conosciuto contemporaneamente da entrambi?
EDIFICI INQUIETANTI
WINCHESTER HOUSE
Sarah L. Winchester, figlia dell’inventore del famoso fucile, dopo che la sua famiglia era stata colpita da una serie straordinaria di lutti, si convinse che era perseguitata da spiriti maligni.
Su consiglio di una spiritista, da lei consultata al riguardo, comperò un piccolo palazzo di nove vani a San Josè, nello Stato della California. Anno dopo anno iniziò a costruire nuove stanze e continuò ad aggiungerne per ben quaranta anni, allargando in questo modo sempre di più la sua dimora.
Assieme ai nuovi locali, però, la Winchester faceva costruire anche degli artifizi architettonici come stanze cieche e scale che non conducevano a nessun luogo. Solo in questo modo, le aveva detto la spiritista, gli spiriti maligni che la perseguitavano avrebbero trovato numerosi ostacoli nel cercare di raggiungerla. La ricca signora andò avanti fino alla sua morte, e i nove locali iniziali erano diventati nel frattempo 160.
Oggi la Winchester House, per le sue particolarità, è diventata un vero e proprio museo.
CORAL CASTLE
Il misero riguarda un tale di nome Edward Leedskalnin, residente a Homestead, Florida, in un posto chiamato Coral Castle, cioè il castello di corallo, che egli stesso aveva edificato da solo utilizzando blocchi di corallo che arrivavano fino a 30 tonnellate.
Era un ometto piccolo e magro con grossi problemi caratteriali (aveva sempre desiderato avere una ragazza, ma se questa aveva anche solo baciato qualcun’altro non esitava a definirla “merce danneggiata” perciò riteneva opportuno che le madri si offrissero al posto delle figlie per preservare queste ultime. Un tipo “originale” insomma), e morì nel 1952 senza avere rivelato il segreto con il quale era riuscito ad edificare la sua incredibile residenza. Basti pensare che aveva estratto e utilizzato per la propria costruzione un totale di 1.100 tonnellate di materiale, e questo senza l’aiuto di nessuno! Egli asseriva di conoscere il segreto che aveva permesso agli egizi di costruire le piramidi, e la sua costruzione ne costituisce la prova. Purtroppo si rifiutò di svelare le tecniche di costruzione utilizzate anche quando vennero a fargli visita alcuni esponenti del governo, ai quali mostrò il castello.
L’unico indizio che abbiamo sono le sue parole: “tutta la materia consiste di magneti individuali, ed è il movimento di questi magneti nella materia attraverso lo spazio che produce fenomeni quantificabili come il magnetismo e l’elettricità”.
Si ritiene che egli abbia trovato il modo di sfruttare un qualche magnetismo naturale che permette di sconfiggere la gravità, secondo il principio che permette ad alcuni treni moderni di viaggiare sospesi a mezz’aria. Una delle fotografie del cortile mostra uno strano dispositivo: tre pali telefonici che si uniscono formando un tripode con una scatola quadrata sulla sommità. Dei fili fuoriescono dalla scatola e rimangono sospesi tra i pali. Purtroppo quando Leedskalnin morì si curò di distruggere tutto ciò che si trovava nel suo laboratorio. Si trovò solo un grande volano sul quale erano stati applicati dei magneti in forma di sbarre.
MODELLINI DI MODERNI AEREI IN BOLIVIA?
In Bolivia sono stati rinvenuti numerosi monili d’oro precolombiani, scambiati inizialmente dagli archeologi per gioielli a forma di uccello, raffigurerebbero in realtà mezzi volanti simili ad aerei o ai moderni shuttle. In essi, infatti, sono chiaramente evidenti delle ali squadrate, la calotta per l’equipaggio e il timone di coda. Alcune fonti, addirittura, dicono che un pilota tedesco, Peter Belting, provò a costruire un modello in scala di tali manufatti con esiti più che positivi, il modello in scala munito di motore spiccò il volo!
ANCORA MISTERI DALLA PREISTORIA
Gli ultimi OOPART sono stati trovati in Russia intorno al 1991 - 1993.
Alcuni archeologi scavando in prossimità del letto del fiume Narada, in cui si trovavano strati preistorici risalenti al Pleistocene, trovarono numerose viti e rondelle di una grandezza compresa tra i 0,003 millimetri ai 3 cm. Seppure esse fossero appena visibili ad occhio nudo, l’analisi al microscopio elettronico rivelò essere dei manufatti lavorati con intelligenza. Ma come potevano esistere oggetti del genere due milioni di anni fa? Inoltre, una ulteriore analisi chimica ha dimostrato l’insolita composizione di tali manufatti, si trattava di metalli rarissimi, quali il molibdeno e il tungsteno (il tungsteno è il materiale attualmente utilizzato come filamento nelle lampadine elettriche). Si tratta di oggetti autentici, i risultati delle analisi sono stati infatti divulgati dall’Istituto di Geologia di Mosca.
Qual’è la loro origine atlantidea o extraterrestre?
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